Dal 27 al 29 marzo tornano a Milano le Giornate Europee dei Mestieri d’Arte, durante le quali aprono al pubblico diverse botteghe artigianali delle vie del centro per far conoscere da vicino i contesti del saper fare di eccellenza. Perchè non fare la stessa cosa anche all’Isola?
E’ il momento di mandare i ragazzi a bottega. Se da un lato i giovani disdegnano le vecchie professioni e dappertutto si fa fatica a trovare artigiani esperti che eseguano lavori a regola d’arte, l’Europa celebra le giornate dell’artigianato. In questo week end anche a Milano, nella storica zona del centro di Milano conosciuta come “Cinque Vie”, tra Corso Magenta, Via Santa Marta e la Darsena, è possibile visitare molte botteghe artigiane e atelier dei maestri d’arte dove i prodotti creati dai più grandi artigiani vengono selezionati e proposti.
Vi hanno aderito una trentina di atelier artigiani che rappresentano molti dei mestieri d’arte più significativi e storicamente radicati: dalla gioielleria alla pelletteria alla lavorazione dei metalli, dalla ceramica al decoro al restauro, dalla legatoria alla sartoria al ricamo, fino alle pipe.
Ma perchè limitarsi al centro città? Quanto ad artigianato anche il nostro quartiere ha sicuramente da dire la sua: liutai, tappezzieri, falegnami, restauratori caratterizzano la storia dell’Isola, e se molti vecchi negozi hanno chiuso cedendo il passo a più moderne attività, nuove realtà stanno riscoprendo antiche tradizioni.
Di luoghi interessanti da visitare ce ne sono diversi, tutti particolari e interessanti da scoprire: dai gioielli scultura di NatsukoToyofuku in via della Pergola, ai mandolini del maestro liutaio Lorenzo Lippi, ai nuovi negozi di vintage e di sartoria e giù giù fino a via Pepe dove fan bella mostra di sè le creazioni di Costanza Algranti, realizzate con materiali di scarto come assi di legno segnate dal tempo, metalli ossidati, grondaie e vecchi bancali. E tanti altri.
Sarebbe una bella occasione per riscoprire antichi e nuovi mestieri e le storie di chi li reinventa con passione ogni giorno proprio sotto casa nostra, anche in vista del Salone del Mobile che si sta per aprire. Un’occasione che, ci spiace ammetterlo, l’Isola non ha saputo finora cogliere come avrebbe potuto.