Si è conclusa la campagna di monitoraggio del biossido di azoto (NO2) che ha coinvolto i cittadini di Milano nel febbraio/marzo di quest’anno. Il monitoraggio è stato promosso ed eseguito dalla rete Cittadini per l’Aria, una comunità di persone attive che vogliono raccogliere dati e sensibilizzare cittadini, associazioni e istituzioni sul grave problema dell’inquinamento dell’aria nelle città italiane.
Già la prima edizione della campagna, che ha avuto luogo nel febbraio 2017, aveva evidenziato una situazione molto pericolosa per chi abita in città. Più di 200 milanesi avevano aderito al progetto di scienza partecipata acquistando i campionatori per l’aria che poi hanno posizionato davanti alla propria abitazione, negozi, uffici o davanti alla scuola dei figli, dando vita ad una vera e propria Mappa dei Veleni metropolitana.
Il focus di questa seconda campagna è stata la valutazione dell’esposizione di bambini e ragazzi, per questo le concentrazioni di NO2 sono state misurate davanti a 157 scuole e in 39 parchi gioco e giardini. Il monitoraggio purtroppo non fa che confermare la situazione: oltre 1 scuola e parco su 2 (50% delle scuole, 56% dei parchi giochi) supera i limiti di legge per le concentrazioni annue di questo inquinante.
Il nostro quartiere non fa eccezione, anzi in alcuni casi ottiene proprio la maglia nera: in particolare vicino alla Scuola dell’infanzia di via Pastrengo sono stati rilevate concentrazioni di oltre 48 µg/m³ (microgrammi per metro cubo) di NO2, con punte mensili di oltre 60, e di 154 µg/m³ con punte mensili addirittura di oltre 191 µg/m³ nei pressi della Scuola media Rosa Govone. Va decisamente meglio ai bimbi della Scuola dell’infanzia di via Toce, che beneficiano senza dubbio del verde che li circonda: appena 38 NO2 di media all’anno.
Se si considera che la normativa fissa a 40 µg/m³ il valore limite di concentrazione di NO2 da non superare per la protezione della salute della popolazione sul lungo termine, vengono i brividi a pensare cosa possa determinare una concentrazione tale di questo inquinante, che è causa di infiammazioni delle vie aeree (tosse, bronchiti, oppressione toracica e difficoltà di respirazione) e può portare nei casi più delicati al restringimento delle vie aeree polmonari.
Origine principale degli ossidi di azoto (tra cui NO2) nell’aria cittadina è il traffico veicolare, e nello specifico i motori diesel (causa di oltre il 90% delle emissioni veicolari di NOx): anche quelli di ultima generazione, gli Euro 6, messi su strada rispettano i limiti Ue alle emissioni in un solo caso su dieci. Gli altri nove producono ossidi di azoto in quantità fortemente superiori, dal doppio fino a 13 volte più del previsto. Per questo Cittadini per L’aria chiede ai Comuni di istituire zone a basse emissioni che vietino progressivamente e eliminino definitivamente i diesel entro il 2025, e alla Regione di adottare subito un nuovo ambizioso piano della qualità dell’aria che consenta ai Sindaci di avere mezzi e supporto.
Già lo scorso gennaio il progetto era stato presentato al Sindaco Sala a Palazzo Reale durante un convegno nel corso del quale sono stati illustrati i dati della campagna 2017. Ora speriamo si possa continuare coinvolgendo sempre più cittadini ma soprattutto le istituzioni che possono intervenire concretamente.
Chi volesse iscriversi o sostenere il progetto può scrivere a segreteria@cittadiniperlaria.org o telefonare al 344/2010260.