Lui si chiama Lorenzo, e da qualche anno si aggira per l’Isola fotografandola, fissando le sue case, le sue strade, la gente, la vita nello scorrere delle stagioni. In collaborazione con MiCamera ha dato vita a Support Your Locals, il primo giornale fotografico isolano.
Il 18 aprile del 2013 occupava per la seconda volta l’edicola di piazza Fidia, all’epoca abbandonata, per consegnare il suo lavoro al quartiere. Lo aveva già fatto un anno fa, nel maggio del 2012, per presentare il suo lavoro, The Hood: musica, drink, e un divano con le poltrone, per far sentire le persone a casa. Tutti si erano fermati a guardarla, in molti riconoscendo luoghi e persone. Micamera è lì ad un passo. Il progetto arriva fino al Duomo, dove viene allestita una vetrina nel metro.
Lorenzo Tricoli / THE HOOD from MiCamera on Vimeo.
Il progetto fotografico nasce proprio così, come “supporto” a una comunità ricca di storie, di rapporti e voglia di conservarsi, più o meno intatta. Dietro la superficie c’è una profondità quasi poetica che guida alla conoscenza di un luogo tanto facile da amare,
quanto bisognoso di essere compreso e conosciuto. L’Isola e i suoi abitanti si fanno fotografare dall’occhio curioso e attento di Lorenzo, contribuendo a creare un archivio ricchissimo di immagini che raccontano un mondo, seppur piccolo, e la sua forte personalità nello scorrere del tempo e delle stagioni.
Il giornale è distribuito tra i mesi di aprile e novembre dello stesso anno presso MiCamera e sul suo sito internet, oltre che in diversi spazi situati nel quartiere. Nei mesi successivi viene portato in Tour in Europa e compare sui muri di Arles durante il festival di fotografia, a Parigi, Berlino e Amsterdam, si trova sugli scaffali delle librerie di Bruxelles e di Londra. E’ suddiviso in quattro numeri tematici. Il primo esce come numero zero, è generico e funziona da anteprima, una sorta di introduzione all’intero lavoro, c’è un po’ di tutto, volti e muri della vecchia e della nuova Isola.
Il numero uno, il più corposo tra i quattro, è dedicato alla notte e al popolo che la anima, in gran parte giovane e una volta per buona parte (e per molti anni) caratterizzato dalla presenza dei transessuali. La Notte è arricchita dalla collaborazione con un altro artista, Francesco Bianconi (cantante dei Baustelle), che ha composto quattro sonetti ispirati alla condizione generale di cambiamento vissuta oggi nel quartiere. Il secondo numero ha come tema la Natura, quella cittadina, bistrattata dalle nuove costruzioni ma in gran parte difesa e amata dagli abitanti del quartiere, mentre il terzo è dedicato alla Neve.
Tutte le foto sul sito dell’autore
Una tesi di laurea su questo progetto