Da GuardaMi a ParcheggiaMi. Come prevedibile l’incontro di ieri sul progetto Bussa si è concentrato in buona parte sul problema della sua chiusura al traffico ma soprattutto sull’eliminazione del parcheggio. Che a quanto pare il Comune non ha valutato con la giusta attenzione. Anzi, non ha valutato affatto.

Chissà cosa avranno pensato i progettisti intervenuti all’incontro pubblico di ieri per presentare il loro progetto quando, anziché sentirsi rivolgere le attese domande sulle caratteristiche dell’opera, hanno assistito alla rivolta del quartiere contro l’eliminazione del parcheggio sul cavalcavia.

Pocchissime parole sono state spese infatti sul merito della proposta progettuale, che al momento presenta ancora molti aspetti di ambiguità. A cominciare dall’indeterminatezza delle funzioni che sono previste sul ponte, da chi e come queste verranno gestite, dalla funzionalità della struttura a sostegno della scritta gigante, che nonostante la spiegazione degli autori non sembra avere ancora una sua chiara definizione (riparo dal vento? ombreggiatura del ponte? terrazzamento panoramico?). Come se agli isolani questo cavalcavia non interessasse proprio tanto.

Ciò che invece lascia i cittadini, diciamo così, piuttosto perplessi è la riduzione drastica dei posti auto nella zona. Via il parcheggio di fianco a Pepe Verde, via anche l’altro parcheggio sul lato De Castilla e ovviamente quello sul cavalcavia, restano solo alcuni posti auto lungo la carreggiata di via Borsieri. Troppo pochi per i residenti e anche per assorbire la calata serale degli amanti della vita notturna provenienti da fuori Milano che, alla faccia dei vari GuidaMi e BikeMi, dopo le 19 invadono le nostre strade spodestandoci dalle amate righe gialle. Difficile pensare che questi arriveranno in città in bicicletta, lasciandola nella mega velostazione prevista a Garibaldi, o rientrareanno a casa col trenino alle 3 di notte.

A questo punto ti aspetti che il Comune tranquillizzi tutti presentando un piano di sosta e viabilità alternativo. Invece accoglie le sollecitazioni dei cittadini e promette che a breve si premurerà di elaborare uno studio di impatto ambientale sul problema. Dopo che è stato approvato il progetto. Sapendo che se si mantiene il parcheggio il Bussa va riaperto alle auto e il progetto diventa carta straccia.

Ma forse si pensa che tanto gli automoblisti son creativi e alla bisogna si industrieranno anche a parcheggiare sugli alberi. Sempre che nel frattempo non li abbiano già abbattuti tutti.