La domanda rimbalza ormai da una settimana su giornali e tv: cos’è M^C^O? Ma una risposta non c’è, perché di risposte ce ne sono diecimila, tante quante le firme di chi ha chiesto di salvare Macao. Per capire quale è la propria risposta basta andare di persona a vedere, cosa che hanno fatto in tanti, anzi in tantissimi, compresi noi. Cos’è M^C^O?
- M^C^O è quando un sabato mattina di maggio ti rechi ad un appuntamento al buio in piazzale Lagosta, e ci trovi centinaia di persone la metà delle quali non sa cosa ci sta a fare. E insieme muovesi verso una meta che non sai e poi decidere di rimanerci
- E’ entrare in un grattacielo di 32 piani sventrato dai lavori di bonifica dall’amianto e pensare: “questo è il mio posto”. E credere che nessuno ti manderà via
- E’ un concerto degli Afterhours che va deserto perché tutti sono riuniti in assemblea
- E’ farsi 22 piani a piedi carichi di materiali e attrezzature e una volta arrivati sentirsi dire: “e il martello?”
- E’ volare alto restando in mezzo alla gente, è una catena umana che arriva a toccare il cielo
- Sono videogiornalisti che scalano un grattacielo cercando qualcuno da intervistare quando sono tutti troppo impegnati a lavorare per dargli retta
- E’ un premio Nobel che di punto in bianco ti compare davanti e dice:”bravi ragazzi!”
- Sono le note struggenti di un pianoforte a coda all’ombra del Pirellone che ammutoliscono centinaia di persone di ogni tipo arrivate lì senza alcuna intenzione di assistere ad un concerto pianistico.
- E’ che guardare dritto in faccia da lassù il Presidente della Regione non ha prezzo.
Cosa sarebbe la vita senza una spruzzata di M^C^O? Proteggi M^C^O, firma l’appello