Chi la dura la vince, dice il proverbio, e pare che qualcuno l’abbia preso davvero alla lettera. E’ di oggi l’annuncio di una nuova charette che chiamerà a raccolta gli isolani per indagarne bisogni e aspettative. Peccato che tutto questo fervore partecipativo sia giunto a giochi già quasi chiusi.
Il progetto è portato avanti degli studenti del secondo anno del corso Magistrale in Pianificazione della Città del Territorio e dell’Ambiente dell’Università IUAV di Venezia, nell’ambito del Laboratorio di Sintesi dell’Anno Accademico 2013/14, tenuto dai prof. Giulio Ernesti, Moreno Baccichet e Ruben Baiocco.
Da qualche settimana stanno parlando un po’ con tutti qui all’Isola per cercare di ricostruire il contesto sociale e urbano, i problemi, i vissuti e i desideri degli abitanti, che stanno raccontando nel blog bussamilano.wordpress.com, ricco di interviste, punti di vista e spunti di riflessione. Hanno anche realizzato un questionario online per raccogliere le opinioni dei cittadini.
Quale sia l’obiettivo di questo nuovo incontro partecipato, che si svolgerà il 13 e il 14 dicembre presso la Parrocchia Santa Maria alla Fontana, non è difficile immaginarlo. Considerato che il laboratorio è coordinato dal prof. Giulio Ernesti, già in prima linea nel percorso partecipato sul Cavalcavia Bussa, e che il sito porta il nome del famigerato ponte, la cui riqualificazione sarà da qui a qualche mese oggetto di un bando di concorso del Comune di Milano, la dice lunga in proposito.
Ciò che incuriosisce è la volontà di sentire ancora il quartiere su temi che sono già stati largamente dibattuti, di indagare su bisogni e aspettative che tutti ormai conoscono ma che mai sono stati veramente rispettati. Insistere ancora oggi, quando i cantieri stanno ormai giungendo (si spera) a conclusione e già tutte le decisioni sono state prese, cosa può portare di veramente utile al quartiere? E’ possibile che il Cavalcavia Bussa possa rappresentare la chiave di volta per riconciliare le persone con il loro territorio?
Certamente il lavoro svolto dai ragazzi è prezioso, sarebbe bello che venisse un giorno utilizzato da chi ha poteri di pianificazione e decisione per studiare come ridurre il gap drammatico che si viene troppo spesso a creare, e non certo solo all’Isola, tra la città e le esigenze dei suoi abitanti. Ci piacerebbe che soprattutto di questo si parlasse durante la charrette, non indagare desideri ma studiare modi affinché questi vengano realmente realizzati. E scusateci se ancora osiamo sperare.