Isola chiama Milano. Ci sentite? La situazione qui si sta facendo complessa. Sono sempre di più i residenti che ogni sera fanno i conti con una movida sempre più scatenata, che sta trasformando il quartiere in una succursale dei Navigli. Così è stato questo uno dei temi più discussi durante l’incontro pubblico che si è tenuto lo scorso lunedì 18 giugno presso la Casa della Memoria, voluto dal Municipio 9 per dialogare con i cittadini su criticità e opportunità del quartiere Isola.
All’incontro hanno partecipato il Presidente di Municipio Lardieri e l’assessore Todaro, con le deleghe di Urbanistica – Lavori Pubblici – Demanio – Mobilità – Ambiente – Verde e Agricoltura – Cultura e Commercio. Un attimo che riprendiamo fiato…. Una tale mole di competenze farebbe tremare i polsi anche al padreterno, ma di certo rende più difficoltosa l’italica pratica dello scarica barile, salvo casi acuti di dissociazione della personalità.
Ovviamente i temi più dibattuti sono stati quelli relativi al parcheggio nelle ore serali, della sosta selvaggia inasprita dalla movida notturna e l’inquinamento acustico che sta raggiungendo ormai livelli ragguardevoli, al punto che che via Borsieri sembra ormai un karaoke a cielo aperto e Piazza Archinto un concerto degli Abba.
Per quanto riguarda il primo punto, il Presidente ha dichiarato di aver già concordato con i parcheggi presenti in zona una tariffa di 2€ l’ora, che potrà essere scontata di 1€ al momento della consumazione nei locali/ristoranti del quartiere (su presentazione di un apposito tagliando consegnato al momento del parcheggio). In questo modo si pensa di invogliare le persone ad utilizzare i parcheggi coperti e non saturare le vie e i parcheggi del quartiere.
Ma quando gli è stato insistentemente chiesto di aumentare i controlli e le multe nelle ore più critiche (siamo come si sa il paese con più regole ma le meno rispettate), il Presidente ha evasivamente risposto di doverne verificare la fattibilità con i rappresentanti dei vigili urbani. Come se finora non fosse mai stato al corrente del problema, come se nessuno mai avesse segnalato che la sera qui c’è il far west. Ma tant’è. Certo è che se i vigili che chiami per liberare il passo carraio arrivano dopo un’ora, magari aspettando pure che si palesi il responsabile per evitare di portargli via l’auto, è poco probabile che si possa ottenere un qualche risultato di rilievo. Soprattutto se alla fine sei tu a beccarti un rimbrotto perché il cartello del passo carraio era un po’ scolorito (è capitato gente, è capitato).
Per quanto riguarda l’inquinamento acustico, Il Presidente si è reso disponibile a contattare l’ARPA per effettuare dei controlli atti a verificare l’effettivo superamento dei limiti di legge. Di nuovo. Attendiamo fiduciosi notizie sui tempi e sulle zone del rilevamento.
Altri spunti emersi per tamponare la situazione:
– Sviluppo, valorizzazione e pubblicizzazione dell’artigianato come identità dell’Isola, anche per rendere più consapevoli gli utenti serali del fatto che questo è un quartiere con radici profonde (ma senza alberi).
– Controllo della Movida con vigilanze private e/o volontari per arginare i danni e il degrado
– Istituzione della zona 30 per tutto il quartiere.
– Tpl attivo tutta notte, almeno nel week-end
Altre proposte, legati ad esigenze diverse, hanno riguardato la richiesta di bagni autopulenti per gli anziani e i bambini, una recinzione per il parco “Biblioteca degli Alberi”, creazione di posti auto nelle corsie centrali di V.le Zara, accorpamento delle zone parcheggio 9-10 e probabilmente anche 11, per evitare multe assurde agli isolani, spostamento dell’area cani nei giardini della Fontana.
Certo è che anche qui i Comitati anti movida spuntano ormai come funghi e sono più agguerriti che mai. Finora le istituzioni milanesi hanno sempre fatto orecchie da mercante, vediamo come risponderanno a un fronte sempre più largo di cittadini, che sta facendo “causa” comune.