Si fa un gran parlare sui giornali del nuovo motoquartiere che sta nascendo nei primi 100 metri di via Thaon de Revel. Ma forse non tutti sanno che l’Isola ha una sua tradizione per quanto riguarda le due ruote.
A chi ci ha vissuto nel periodo fra le due guerre poteva capitare di vedere una moto scendere dal ponte che collegava via De Castilla a Corso Como. Era la moto di Cirillo Pagani, detto Nello, il primo motociclista italiano a vincere un titolo mondiale, conquistando la classe 125 nel 1949.
La sua lunghissima carriera agonistica, iniziata nel 1928 e conclusasi nel 1955 (se si esclude un’appendice vittoriosa nel 1967) è stata una delle più intense perché ha abbracciato tre epoche del motociclismo agonistico nettamente diverse l’una dall’altra, facendolo entrare a pieno titolo nella leggenda dello sport italiano.
Nello Pagani iniziò a correre nel 1927, vivendo da protagonista l’epoca ancora per certi aspetti pionieristica, avventurosa e romanzesca fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, quindi l’euforico ma confusionario periodo della ripresa postbellica e infine il successivo decennio del motociclismo professionistico ad alto livello, quello delle storiche battaglie fra macchine italiane, inglesi e tedesche nel campionato mondiale.
Guidò sia le moto (Orione, Gilera, Mondial, MV Agusta) sia vetture da Formula 1 (Maserati), oltre a fuoristrada e speedway, consacrando tutta la sua vita alla velocità e vantando al suo attivo, oltre a una grande serie di successi, anche pochissimi incidenti grazie al suo modo intelligente, lucido e misurato di guidare: il campione della Moto Guzzi Fergus Anderson lo definì “flemmatico come un anglosassone”.
Ebbe due figli, di cui uno, Alberto, seguì le orme paterne diventando a sua volta pilota di livello internazionale. Finita la carriera motociclistica gestì il ristorante di via Borsieri 28, dove ora c ‘è una sala scommesse, e il concessionario Mv Agusta in Borsieri 31.
Oltre a Pagani dovremmo ricordare anche altri due corridori motociclisti, Romolo Ferri, pilota collaudatore della Lambretta che nel ’51 fece il record di velocità oltrepassando i 200 km orari, e Osvaldo Perfetti, pilota collaudatore della Bianchi. Sempre su due ruote, seppure non a motore, Tonino Domenicali si aggiudicò più volte il titolo italiano e gli isolani lo ricordano come gregario di Coppi nella 6 giorni che si svolgeva a Milano al velodromo Vigorelli.
Sempre a proposito di motociclette all’isola, e precisamente in via Ugo Bassi al 9, è nata la Carlo Borrani, dove dagli anni ’30 si producevano le migliori ruote a raggi del mondo. Dopo soltanto dodici mesi di esistenza la Borrani iniziò ad equipaggiare le auto da corsa e di lusso dell’Alfa Romeo, dell’Auto Union, della Bianchi e della Lancia con delle ruote Borrani, finché il dieci per cento della sua produzione non fu destinato alle gare. Borrani diventa famoso anche in ambito motociclistico, diventando fornitore di case prestigiose come Benelli, Gilera, Guzzi e MV Agusta. Nel 1955 lo stabilimento di Via Bassi divenne inadeguato per i volumi produttivi che crescevano di mese in mese, e lo stabilimento fu spostato in una nuova sede. Ora l’azienda ha sede a Rozzano ed è ancora un marchio di fama internazionale.
Fonti:
http://www.lanotizia.it/Pagani.htm
http://www.motociclismo.it/nello-pagani-la-vita-e-le-vittorie-moto-50070
http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=NelloPagani
e soprattutto gli abitanti dell’Isola