Quartiere di casamenti e corti, con le attività produttive celate nel retro o nel ventre delle case, quasi una patria operaia gelosa della propria alterità, l’Isola-Garibaldi era un aggregato regolare di isolati, dove le altezze uniformi e le continuità delle cortine cercavano di contenere le differenze. Oggi il quartiere profondamente modificato: in parte demolito, incastonato ed accerchiato da nuove costruzioni, perduta per gran parte l’antica identità popolare, e aggredito dagli stessi piani di edilizia che terminano di sconvolgerne l’impianto. Eppure conserva il suo fascino.
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