C’è chi la chiama “integrazione” e chi invece prova già “orrore e raccapriccio”. Certo è che se facciamo fatica ad accogliere gli uomini nei nostri porti, gli “immmigrati” a quattro zampe sono molto ben accetti alla nostre tavole. Nei piatti di portata, ovviamente.
E’ notizia di questa estate infatti che al nuovo mercato comunale di Zara, che dovrebbe aprire entro giugno 2020 dopo 9 mesi di intensi lavori, si potranno acquistare anche pezzi scelti di carne di zebra, canguro, cammello, struzzo, bisonte, Kobe e renna, oltre che ai più nostrani asini e cavalli. Tutti gusti son gusti, la scelta comunque rientra nel progetto di rilancio di questo spazio, fra i pochi sopravvissuti dell’era pre-Porta Nuova, che ormai da tempo faticava a tenere il passo con la vocazione da nuovo “place to be” meneghino del nostro quartiere.
Trasformare un luogo “povero” e angusto in uno spazio polivalente e nuovamente frequentato è infatti l’obiettivo dichiarato del Comune di Milano, che ne auspica la rinascita come luogo di aggregazione per il quartiere sul modello di quello della Darsena, ma con un modello più sostenibile. Il costo dell’operazione infatti, 3 milioni di euro, saranno tutti a carico di Serim, la società privata che ha vinto il bando e che gestirà i nuovi spazi per conto del Comune per i prossimi vent’anni.
Alle storiche attività di vendita – carni, pesce, salumi, formaggi, pane, fiori, frutta e verdure – si affiancheranno anche attività di somministrazione che si avvarranno di nuovi spazi resi disponibili all’esterno della struttura (giacché l’edificio originario è vincolato dalla Sopraintendenza), che andranno ad accupare l’area attualmente adibita a… parcheggio auto irregolare. Saranno presenti anche una rosticceria con piatti pronti, una gelateria-pasticceria, una pizzeria con panificio, e un ristorante con cucina a vista che, ogni due anni, modificherà la sua offerta in linea con le tendenze gastronomiche internazionali. Si partirà, udite udite, con una pokeria di origine hawaiana: se ne sentiva propri la macanza in zona.
I lavori consentiranno – ha spiegato il comune – di avere una struttura polifunzionale capace di affiancare alle normali attività di vendita anche quelle di somministrazione di alimenti e bevande, nonché la presenza di spazi, sia interni che esterni, per svolgere in maniera permanente attività culturali, formative ed informative sui temi del cibo, della cultura alimentare e della salute finalizzate all’aggregazione sociale e al coinvolgimento dei residenti e di tutti i cittadini”. Il mercato Zara non si limiterà quindi a fornire ai consumatori prodotti buoni e freschi, ma promuoverà anche sane abitudini alimentari grazie a un programma di eventi come showcooking, cene di comunità, programmi educativi per le scuole, i bambini e le famiglie.
La nuova struttura sarà moderna ed ecocompatibile. Quello di Zara sarà infatti il primo mercato plastic-free in Italia, con piatti e posate bio, mattonelle e rivestimenti realizzati con materiali riciclati, oltre a porre una particolare attenzione al contrasto allo spreco alimentare. A restare inalterati saranno quindi solo i muri e quasi tutti i vecchi operatori del mercato, che da tempo attendevano questa iniziativa di rilancio e che riprenderanno l’attività anche nell’ambito del nuovo progetto imprenditoriale.