Da mesi si parla di criminalità organizzata nel nostro quartiere, al centro di episodi che destano preoccupazione fra la gente e nelle istituzioni. In questi giorni un’iniziativa promossa dallo street journal Terre di Mezzo coinvolge i residenti per cercare di capirne un po’ di più.
Storicamente l’Isola non ha mai avuto buona fama. Rifugio un tempo della rinomata e temuta mala milanese, una micro-crimitalità che viveva per lo più di piccoli furti e ricettazione, ha attraversato negli anni varie fasi della sua evoluzione, passando dalla droga, dai furti, dalla prostituzione, e chi la frequenta adesso diffilmente la immagina nello stato in cui versava poco più di una decina di anni fa.
Ora i negozi trendy, i locali e la movida hanno contribuito a rifarle il look, trasformandola da quartiere periferico e popolare in uno delle zone più ambite dell’happy hour milanese. Ma dietro il trucco affiorano spesso come vecchie occhiaie i segni di una malavita che senza troppa fatica ha smesso i panni vecchi a favore dei lustrini e ogni tanto fa sentire chiaramente la sua presenza.
Lo si capisce dai sempre più frequenti incendi “accidentali” che danneggiano o distruggono interi locali, lo si percepisce dal passaparola per le strade, e ora lo certifica senza appello la Commissione antimafia del Comune di Milano, che registra un aumento di intimidazioni con incendi di negozi e auto e il riciclaggio di denaro utilizzato per acquistare esercizi commerciali e ristoranti. Non è un caso che suoi rappresentanti siano comparsi per ben due volte in un mese nella zona nel tentativo di sensibilizzarne l’opinione pubblica.
Terre di Mezzo, il giornale di strada che ha dato poi origine a un’associazione onlus e alla fiera del consumo critico Fa’ la cosa giusta! (a Milano dal 15 al 17 marzo 2013), sta promuovendo in accordo con il Comune e il Consiglio di Zona una rilevazione fra i commercianti del quartiere relativamente ad alcune tematiche legate all’illegalità. Nei prossimi giorni alcuni volontari, semplici abitanti del quartiere che hanno voluto partecipare, sottoporrano ai commercianti un questionario per cercare di captarne vissuti e percezioni in merito a questi temi.
Partner dell’iniziativa sono l’agenzia di ricerche sociali Codici, che ha curato la formazione dei volontari, e il Consiglio di zona 9, che ha dato un contributo anche economico all’iniziativa. I risultati dell’indagine saranno disponibili a partire da aprile e verranno pubblicamente presentati alla cittadinanza in date ancora da destinarsi, ma di cui vi daremo conto.
Il progetto fa capo al giornalista Lorenzo Bagnoli, che ha già sperimentato con successo questa formula nella zona dei Navigli (leggi l’inchiesta), mentre a maggio interesserà la zona Padova, Monza, Gioia (zona 2). Per informazioni o per partecipare al progetto contattalo su lo.bagnoli@gmail.com. Ulteriori informazioni su Terre di Mezzo.