Dopo alcuni anni di latitanza è tornato in pompa magna il Fuorisalone all’Isola. Certo molto sottotono rispetto alle follie di Lambrate, Brera, Tortona, più discreto e defilato com è nel carattere degli isolani, ma finalmente anche qui qualcosa si muove.
Il nostro quartiere è stato per esempio una delle mete scelte dagli olandesi, che oltre che nelle aree di Ventura Lambrate (con la sua popolazione di giovani designer e la Design Academy di Eindhoven) e Tortona (con le superstar Marcel Wanders e Maarten Baas) hanno creato ben tre punti di interesse in zona Isola: principalmente allo spazio O’ in via Pastrengo con i Dutch Invertuals e il loro design nell’era virtuale, nella sede di Zona K in un contesto a dir poco originale e nella più defilata sede in fondo a via Confalonieri (per entrare bisognava suonare il campanello) con un’esposizione sulle ceramiche contemporanee.
Ma diverse sono state anche le iniziative organizzate “localmente” da chi vive quotidianamente il quartiere: Offi, il Laboratorio Cagliani, Pijama, Nir Lagziel, Key Gallery, l’Atielier di Caterina von Weiss in via Pepe, che hanno animato con mostre, workshop, installazioni e party la settimana meneghina del design. Solo un paio di eventi invece nella nuova cornice di Porta Nuova, in particolare l’esposizione organizzata, ideata e ospitata da UniCredit Pavilion che ha presentato alcune opere dell’artista francese Matali Crasset sul tema del design partecipativo.
Noi abbiamo fatto un giro sabato pomeriggio e a dir la verità nelle mostre non abbiamo notato molta animazione, probabilmente perchè gli happening si erano già tutti svolti durante la settimana. Forse però, data ancora l’esiguità delle proposte, sarebbe più opportuno provare a concentrare le iniziative in una sorta di “notte bianca isolana”, in modo da creare un percorso più facilmente spendibile per chi viene da fuori, e che dia l’opportunità, fuori dalla bolgia dei maxi eventi, di conoscere i tanti piccoli gioielli dell’artigianato isolano.
E’ proprio seguendo uno dei vecchi percorsi del Fuorisalone all’Isola che ci eravamo imbattuti per la prima volta nel laboratorio di Costanza Algranti, che in via Pepe creava mobili meravigliosi utilizzando materiali di recupero dal fascino suggestivo e originalissimo. Aveva scelto di lavorare qui molto prima che la zona diventasse di moda. Costanza si è spenta la settimana scorsa a soli 54 anni, e anche se non la conoscevamo personalmente ci mancheranno molto la sua maestria e creatività. Arrivederci Costanza.